Otto Comunità degli Italiani dell’Istria celebrano con Venezia la tradizione e la cooperazione adriatica con il progetto “Le Due Sponde 2026” nel segno della Pace.
La partenza del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026, inaugurata ieri a Roma al Quirinale, offre uno straordinario simbolo di unità e speranza. Nel suo messaggio il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha detto che «lo sport è un ponte di pace, capace di unire persone e popoli oltre ogni confine». Un richiamo che dialoga perfettamente con lo spirito del progetto “Le Due Sponde Adriatiche – Olympus Edition”, promosso dall’Unione Italiana.
Il progetto coinvolge ben otto Comunità degli Italiani dell’Istria: Crassiza, Buie, Castelvenere, Momiano, Albona, Valle, Gallesano e Dignano. Un patrimonio umano e culturale che, insieme, interpreta l’eredità adriatica come un luogo di incontro, creatività e cooperazione. L’Istria sarà così rappresentata all’inaugurazione del Carnevale di Venezia con la sfilata delle barche sul Canal Grande in programma domenica 1 febbraio 2026.
«In un tempo che chiede ponti e non muri», afferma Marin Corva, Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, «Le Due Sponde conferma che la cultura condivisa e l’incontro tra persone restano la via più concreta per costruire pace e futuro».
Attraverso laboratori di alto artigianato con i maestri mascareri veneziani di Kartaruga e Pontecavallo, bellissime mostre di maschere e la partecipazione al Carnevale di Venezia 2026, si rinsaldano gli antichi legami che univano l’Istria alla Serenissima, trasformando l’arte delle maschere in un gesto contemporaneo di dialogo e continuità storica.
Così, mentre la Fiamma Olimpica attraversa territori, storie e comunità, anche l’Adriatico si illumina di un percorso comune che celebra identità, creatività e fratellanza tra popoli uniti dalla stessa tradizione.