Nel cuore di Albona la Comunità degli Italiani “Giuseppina Martinuzzi” ha accolto con entusiasmo la seconda tappa istriana del progetto Le Due Sponde Adriatiche – Carnevale 2026 Olympus Edition. In una città che conserva il segno della Serenissima nel suo centro storico il laboratorio e la mostra di maschere veneziane hanno riattivato l’antico dialogo culturale trasformandolo in esperienza creativa.
Albona e la memoria veneziana
Albona possiede un legame secolare con Venezia. Arroccata su un colle dell’Istria, fu legata alla Serenissima fin dal XV secolo. Il leone alato inciso sul portale del 1587 testimonia la presenza di Venezia e la sua influenza.

La città forniva legname, minerali e altre risorse preziose, mentre la Repubblica garantiva protezione, infrastrutture e continuità amministrativa. Questo rapporto duraturo consolidò scambi, lingua e tradizioni, contribuendo alla formazione di un’identità profondamente intrecciata sull’Adriatico. In questo contesto, il laboratorio non è stato solo un’attività manuale, ma un ritorno consapevole alla storia come indicato negli obiettivi dell’Intesa Europa Adriatica Nordest, un modo contemporaneo per ricucire fili che appartengono alla vita e all’identità della comunità.
Due giornate di creatività
Sotto la guida dei Maestri veneziani Franco Gabriele Cecamore (Kartaruga, Castello) e Lucio Lizzul (Pontecavallo, Cannaregio) con la regia dell’Autore Vittorio Baroni, bambini, giovani e adulti hanno imparato le tecniche tradizionali della cartapesta, dando forma ai celebri “volti” veneziani. L’atmosfera del 26 e 27 novembre 2025 è stata quella delle grandi occasioni con mani che modellano, colori che prendono vita, dialoghi che uniscono generazioni e storie personali.
Le maschere e le persone
La mostra finale, allestita nella sala principale della Comunità, ha raccolto oltre cinquanta maschere della collezione dell’Atelier Kartaruga di Venezia. Volti classici, interpretazioni moderne, opere di alto artigianato veneziano. Le immagini della galleria fotogratica raccontano l’intensità di queste due giornate tra sorrisi e concentrazione, stupore, mani sporche del lavoro artigiano e un orgoglio palpabile nel mostrare ciò che è stato creato.
La voce della Comunità di Albona
La Presidente Daniela Mohorović ha espresso grande soddisfazione: “La Comunità degli Italiani di Albona ha partecipato con grande piacere, nei giorni scorsi, al progetto Le Due Sponde Adriatiche – Carnevale 2026 Olympus Edition. Un’iniziativa che ci ha permesso di immergerci nel passato, per riscoprire e valorizzare l’antico legame tra le due sponde dell’Adriatico attraverso mestieri, dialetti e tradizioni condivise. Grazie a questo progetto abbiamo avuto ancora una volta l’opportunità di essere uno spazio d’incontro vivo e attivo. È stata un’esperienza unica non solo per noi adulti, che custodiamo i ricordi della nostra storia comune, ma anche un’occasione preziosa per trasmettere la nostra cultura ai più giovani che hanno partecipato ai laboratori. Ci siamo divertiti nel mettere alla prova le nostre capacità creative nella realizzazione delle maschere in cartapesta, scoprendo talenti che ci hanno stupiti piacevolmente — in particolare nei giovani. Osservare la loro fierezza nel guardare le maschere appena completate è stato davvero speciale e motivante. Durante il lavoro, grazie alla creazione e alla decorazione delle maschere, abbiamo respirato la magia di un artigianato autentico. Per questo desideriamo ringraziare in modo particolare i maestri veneti Lucio e Franco. Un sentito ringraziamento va inoltre all’Unione Italiana e a Marin Corva per aver avviato questo importante percorso. Non vediamo l’ora di prendere parte alla fase finale del progetto, l’incontro a Venezia, dove parteciperemo con entusiasmo alla sfilata”.
Un ponte sul futuro
Il Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, ha detto che “Il laboratorio e la mostra di Albona confermano quanto profondo e vitale sia il legame che unisce la nostra comunità alla tradizione veneziana e allo spirito del Carnevale. Qui, dove il leone alato custodisce da secoli la memoria della Serenissima, vedere giovani e adulti impegnati nell’arte dei volti è una testimonianza concreta di come la cultura sappia ancora creare appartenenza, dialogo e futuro. Questa iniziativa mostra che il nostro patrimonio non è qualcosa da conservare soltanto, ma da vivere insieme. Le Due Sponde Adriatiche – Olympus Edition è davvero – come diciamo spesso – una festa della memoria e un ponte sul domani, perché l’Adriatico non separa, ma continua a unirci, proprio come in queste splendide giornate ad Albona”.
Verso Venezia 2026
Con Albona si chiude un’altra tappa importante del percorso. Ora lo sguardo è rivolto a Venezia, dove le Comunità degli Italiani sfileranno il primo febbraio 2026, sul Canal Grande portando con sé le maschere nate in Istria e il valore di un legame che continua a rinnovarsi.
FOTO LABORATORIO MASCHERE



































FOTO MOSTRA MASCHERE


















