FOTO 📷 Valle, laboratori maschere e mostra a Palazzo Bembo, l’eredità di Venezia

Dopo Crassiza e Albona, la terza tappa in Istria del progetto Le Due Sponde Adriatiche – Carnevale 2026 Olympus Edition si è svolta nel magnifico salone di Palazzo Soardo-Bembo, gioiello veneziano simbolo di Valle. Una location che da sola racconta il secolare legame tra la Serenissima e l’Istria.

Accanto alla Comunità degli Italiani di Valle hanno partecipato attivamente anche le Comunità degli Italiani di Gallesano e Dignano, arricchendo la tappa con un entusiasmo corale.

Valle, un’identità veneziana ancora viva

Valle è uno dei centri istriani che conserva l’impronta architettonica e culturale della Serenissima. Calli, portali e palazzi raccontano una storia condivisa che affonda nel XV secolo come il Leone Marciano sopra l’arco del Palazzo Soardo-Bembo che alcune fonti fanno risalire al 1445.

VALLE – ISTRIA, Leone marciano sul Palazzo Soardo-Bembo (foto di Vittorio Baroni)

Per questo il laboratorio ha assunto un significato particolare, cioè modellare una maschera veneziana dentro un palazzo veneziano non è stata solo un’attività artistica, ma un gesto di memoria viva, un ponte tra ciò che Valle è stata e ciò che continua a essere.

Casanova a Valle

Qui vive ancora la leggenda delle visite, tra il 1743 e il 1747, di Giacomo Casanova affascinato dal borgo istriano. Un racconto popolare che continua a nutrire il suo mito.

Due giornate di creatività

Guidati dai maestri veneziani Franco Gabriele Cecamore (Kartaruga, Castello) e Lucio Lizzul (Pontecavallo, Cannaregio), con il coordinamento dell’autore Vittorio Baroni, i partecipanti hanno appreso le tecniche della cartapesta tradizionale, realizzando i celebri “volti” veneziani ispirati al tema del Carnevale 2026: Olympus – Alle origini del gioco. Il salone affrescato di Palazzo Bembo è diventato un luogo vibrante, dove mani giovani e adulte modellavano, coloravano e decoravano, trasformando la creatività personale in un’opera collettiva fatta di memoria e futuro.

La mostra nel salone veneziano

Durante tutta la durata del laboratorio, Palazzo Bembo ha ospitato una mostra di 50 bellissime maschere della collezione Kartaruga. Tra maschere classiche e interpretazioni moderne, ogni opera ha raccontato un frammento di arte veneziana dialogando direttamente con la spirito della Serenissima che permea il luogo.

La voce delle Comunità

La soddisfazione per l’evento è stata espressa chiaramente dal Presidente della Comunità degli Italiani di Valle, Fabrizio Fioretti, che ha dichiarato:

“Le due giornate che si sono svolte a Valle presso Palazzo Bembo, sede storica della locale Comunità degli Italiani, hanno raccolto il plauso non solo dei partecipanti ma altresì anche quello dei cittadini di Valle che sono accorsi numerosi a visitare la mostra delle maschere. La tappa dei laboratori svoltasi a Valle tra venerdì 28 e sabato 29 novembre 2025 ha raggruppato ed unito i membri di tre Comunità limitrofe ossia, oltre ai soci del sodalizio locale, vi hanno partecipato i membri di Gallesano e Dignano. È stato un evento che ci ha permesso di scoprire l’arte delle maschere e di toccare con mano questi veri e propri capolavori. Un’arte, quella delle maschere, che oltre a rappresentare uno degli aspetti più iconici della cultura e della storia veneziane, rappresenta anche un vero e proprio collante tra le due sponde dell’Adriatico. A nome delle Comunità degli Italiani di Valle, Gallesano e Dignano, ringraziamo gli organizzatori come pure i maestri mascareri che hanno reso questa un’esperienza unica”.

Il senso del progetto

Il Presidente della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, ha sottolineato che «Le Due Sponde Adriatiche non è solo un progetto culturale, ma un ponte sul futuro e un modo per ricordare che l’Adriatico non separa, ma continua a unirci. La tappa di Valle lo dimostra. In un contesto intriso di venezianità, con il Leone di San Marco su Palazzo Bembo, le Comunità di Valle, Gallesano e Dignano hanno trasformato l’arte delle maschere in un gesto di riconnessione con la propria storia. Ecco l’essenza del nostro impegno proteso a recuperare la memoria, rafforzare le radici comuni, stimolare cooperazione e visione europea. Abbiamo già reso visibile gran parte del lavoro svolto, e ora procediamo con fiducia, perché la cultura è il più solido motore di coesione e futuro per le nostre comunità.»

Verso la sfilata in barca al Carnevale di Venezia 2026

Con questa terza tappa si chiude il ciclo di laboratori in Istria per preparare insieme il grande appuntamento di domenica 1 febbraio 2026 a Venezia. Le 8 Comunità dell’Unione Italiana partecipanti al progetto (Crassiza, Buie, Castelvenere, Momiano, Albona, Valle, Gallesano e Dignano) sfileranno in barca sul Canal Grande per l’inaugurazione del Carnevale con le maschere realizzate nei laboratori.

FOTO LABORATORIO MASCHERE

FOTO MOSTRA MASCHERE

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